In questa tabella troverai i migliori stendibiancheria. Si tratta di prodotti che appartengono a varie fasce di prezzo, con modelli diversi che si sviluppano in orizzontale, verticale e da parete, in legno, plastica o metallo. Tutti sono caratterizzati da ottimi rapporti qualità / prezzo.
Gli stendibiancheria sono degli utensili presenti in tutte le case, che servono a stendere il bucato per farlo asciugare, dopo il lavaggio in lavatrice o a mano. Certamente la soluzione ideale per far asciugare il bucato è quella di esporlo al sole, ma non tutti hanno la fortuna di poter stendere vestiti e biancheria all’aperto, ad esempio sui balconi o in giardino. Sono ancora meno quelli che posseggono una asciugatrice, altro modo per avere un carico appena uscito dalla lavatrice, asciutto in pochissimo tempo. Molto spesso inoltre lo stendino è utile nelle giornate di pioggia, quando le avverse condizioni meteo impongono di mettere ad asciugare i panni in casa, pur avendo uno spazio all’aperto a disposizione. Quindi in molte situazioni lo stendipanni è l’unica soluzione disponibile per poter asciugare i vestiti bagnati dopo l’operazione di lavaggio. Si tratta di un oggetto a dir poco indispensabile, e infatti vi è almeno uno stendino in ogni casa. Come spesso capita per gli oggetti di uso molto comune, anche per questa categoria, in commercio troviamo molta varietà di modelli. Dallo stendino economico, nel classico modello da balcone in plastica o metallo, allo stendino foppapedretti, in legno pregiato, con elementi extra, oltre a quelli base (i fili per stendere il bucato, per intenderci), a modelli di stendibiancheria estensibile, fino a quelli elettrici. In questo articolo prenderemo in esame tutte le caratteristiche degli stendibiancheria attualmente in commercio, valutando i vari modelli e le novità presenti sul mercato, e cercando di aiutarvi nella missione di trovare il miglior stendibiancheria per le vostre esigenze.
Di che parti sono formati gli stendibiancheria?
Come abbiamo preannunciato, gli stendibiancheria variano molto in base al modello e alla tipologia. Li vedremo più nel dettaglio nei prossimi paragrafi; per il momento consideriamo le parti fondamentali che caratterizzano questi oggetti. Gli stendibiancheria biancheria tradizionali in genere sono composti da una struttura di sostegno e dai fili per appendere. In molti modelli la struttura è rappresentata da piedi richiudibili; questi possono essere anche fissi e dotati di ruote, nei modelli ad albero. L’elemento principale negli stendibiancheria è però rappresentato dalla superficie di stenditura. Questa nella pratica è composta da una serie di fili/barre o cavi in metallo su cui viene steso il bucato. La quantità di questi elementi e la loro lunghezza determina l’area di stenditura e la quantità di vestiti che vi possono essere adagiati sopra. Gli stendibiancheria classici hanno un’area di stenditura rettangolare, con una serie di cavi (da 6 a 10), tesi all’interno di questo rettangolo, paralleli tra loro. Qualunque sia il tipo di stendi biancheria che si decide di acquistare consigliamo dunque di cercare tra le informazioni, quella relativa alla superficie di stenditura, che in genere è espressa in metri lineari. Si va da modelli piccoli con superficie di 5-6 metri, ai modelli con varie griglie che arrivano anche a proporre, in varie configurazioni, più di 30 metri di fili per stendere.
Alcuni modelli presentano altri elementi e accessori diversi, come possono essere dei contenitori per le mollette da bucato, o anche parti specifiche pensate per appendere le grucce con le camicie e gli abiti, facendoli asciugare in modo da ridurre il numero di grinze che si formano.
Di che materiali sono fatti gli stendibiancheria?
Per quanto riguarda i materiali, la maggior parte degli stendibiancheria è fatto in plastica o in metallo. Gli stendibiancheria in plastica hanno il vantaggio di essere molto leggeri e anche molto resistenti alle intemperie, e generalmente sono i modelli più economici. La vendita di questi stendibiancheria non conosce sosta, dato il prezzo vantaggioso e il fatto che possono essere lasciati sempre all’aperto, magari sul balcone, anche quando piove dato che non rischieranno mai di arrugginirsi. Con il tempo, e con l’alternanza di caldo e freddo, la plastica tende però a deteriorarsi, e nel lungo periodo questi modelli risultano meno resistenti di quelli in metallo. Gli stendimi in metallo si possono trovare in versioni economiche e anche più costose in base alla qualità del materiale. Il metallo migliore in questo caso è l’alluminio, resistente all’acqua e alla ruggine, ma anche al sole, e soprattutto molto leggero. Molto comuni anche quelli in acciaio, ma anche in questo caso è importante che questo sia inossidabile. Sconsigliati tutti quei metalli che a contatto con l’umidità o con la pioggia cominciano a ossidarsi, provocando danni spesso difficili da rimediare anche al bucato che vi è steso sopra. Sempre più frequentemente, in vendita si trovano prodotti che sono strutturati con una combinazione di plastica per la struttura e metallo per i fili, o viceversa. Spostandoci a fasce di prezzo più elevate, esistono modelli di stendini fatti con combinazioni di materiali, ad esempio legno pregiato, come il faccio, e metallo, che sono adatti soprattutto all’interno. È il caso degli stendibiancheria foppapedretti i cui prezzi sono in media più alti dei loro colleghi, dai brand meno noti e materiali più umili.
Quali modelli e misure di stendibiancheria esistono?
Ma passiamo ora ad approfondire i vari modelli di stendibiancheria in commercio. Il modello classico tradizionale, detto anche stendibiancheria da balcone, si sviluppa perlopiù orizzontalmente, anche se occupa una certa altezza (all’incirca 70-80 cm). È costituito da una struttura portante, formata da due piedi che si richiudono su se stessi, e una area di stenditura rettangolare all’interno della quale sono stesi i cavi. Sui due lati corti vi sono due ali richiudibili, che consentono di aumentare la superficie di stenditura. Questo tipo di stendino può essere posizionato in casa o sul balcone, e nel momento in cui non serve più, può essere ripiegato su se stesso, raggiungendo lo spessore di circa 5 cm. Per chi non ha a disposizione molto spazio per collocarvi uno stendibiancheria tradizionale, vi sono molti modelli che sfruttano lo spazio in altezza anziché in larghezza. Si tratta di modelli di stendino verticale, o a torre, in cui i fili sono più corti ma sovrapposti in altezza su più livelli.
Un’altra tipologia di questo prodotto è lo stendibiancheria telescopico una sorta di stendino allungabile. Si tratta di un tipo di stendino che viene applicato alla parete, tramite fisher e viti, che può essere interna o esterna, ad esempio sul barcone, e nel momento in cui si chiude, riduce di molto la sua dimensione scomparendo quasi del tutto verso il muro, dove avrà un ingombro molto ridotto. Quando bisogna usarlo basta tirarlo verso l’esterno, e così si apriranno i vari file su cui si potrà stendere il bucato. Simile al modello telescopico, lo stendibiancheria da soffitto, viene applicato sul soffitto del bagno, nel locale lavanderia, o in balcone, se vi è un’adeguata copertura, e nel momento in cui è chiuso è praticamente invisibile in quanto si trova nella parte alta della stanza e occupa pochissimo spazio. Questo modello, nella versione più costosa, può funzionare anche elettricamente, aprendosi con telecomando. I modelli più economici di questo tipo hanno le barre per stendere che scendono con l’aiuto di un sistema di carrucole e cordicelle, e che una volta che ospitano il bucato, vanno riposizionate in alto, in modo da non occupare l’ambiente. Vi sono infine dei modelli destinati ad essere posizionati all'aperto, ideali per terrazze di ampie dimensioni o per il giardino, che hanno una forma di un ombrello rovesciato. Questi sono costituiti da un albero centrale che sorregge nella parte alta gli elementi di questa struttura in tutto simile a un ombrello rovesciato, tra i quali sono stesi i cavi.
In vendita, da abbinare ad altre soluzioni per stendere, vi sono anche stendibiancheria molto piccoli, dalla forma rettangolare, che presentano dei manici o dei ganci, che permettono di attaccarli temporaneamente a un balcone o anche al calorifero, per asciugare il bucato (solo piccole quantità, magari la biancheria o i vestiti del neonato), o riscaldare gli asciugamani in bagno. Dopo l’utilizzo vanno rimossi. Sempre come soluzione per poco bucato e biancheria di piccole dimensioni, vi sono gli stendini da vasca, che hanno un’apertura a portafogli, con i fili su due lati che compongono una specie di piramide quando lo stendino è aperto. Questo va collocato all’interno della vasca o sul piatto della doccia. Si tratta di oggetti molto semplici, ideali quando i capi bagnati gocciolano molto, e una volta chiusi, sono davvero poco ingombranti.
Come si può immaginare, dalla varietà di modelli attualmente in vendita le dimensioni sono molto variabili, e sono pensate per adattarsi a tutte le situazioni abitative e allo spazio che si ha a disposizione. I modelli da calorifero sono davvero piccoli e leggeri, per quanto riguarda gli stendibiancheria veri e propri, quelli verticali in genere occupano meno spazio, per quanto riguarda larghezza e profondità, ma si estendono in altezza, mentre quelli a ombrello rovesciato sono i più ampi, per superficie occupata. Per finire la nostra carrellata sui modelli di stendibiancheria, una menzione speciale riguarda gli stendibiancheria a funzionamento elettrico. Questi più o meno sono disponibili con modelli simili agli stendibiancheria tradizionali, con estensione in orizzontale oppure in verticale, ma le barre sono elettrificate, in modo da sviluppare calore e velocizzare i tempi di asciugatura. In genere hanno un consumo di energia molto basso, possono essere venduti con un telo di copertura che velocizza il processo di asciugatura.
Qual è il range di prezzi per uno stendibiancheria?
Il range di prezzi varia tantissimo per questo prodotto, che come abbiamo visto può presentare molte varianti. I modelli più economici sono senza dubbio gli stendibiancheria rimovibili da calorifero, che possono essere acquistati a partire da 4-5 €. I modelli classici a sviluppo orizzontale, variano dai 10 agli 80 €, per tipologie più accessoriate. Il costo di uno stendino foppapedretti va dai 50 € circa per modelli più semplici, agli oltre 200 per modelli in legno massiccio, con ampia superficie di stenditura a più livelli, e completamente pieghevoli. Gli stendibiancheria da parete estensibili, quelli telescopici per intenderci, vanno dai 9 euro dei modelli in acciaio trattato, a modelli di brand molto costosi che superano i 190 €. Per finire per gli stendini da soffitto, il range di prezzi è davvero ampio, si va dai 10 € circa per modelli semplici azionati da cordicelle, ai 380 € per modelli azionati da telecomando: come si può notare gli stendibiancheria foppapedretti hanno prezzi alti ma non sono i più costosi presenti sul mercato!
Per i modelli di stendibiancheria elettrici i prezzi vanno dai 40 € di uno stendino elettrico con la forma tradizionale, ai 180 € per modelli più accessoriati, in alluminio e acciaio inox, con comodi extra come i supporti per le scarpe.
Vantaggi e svantaggi degli stendibiancheria
Valutiamo adesso i vantaggi dello stendibiancheria rispetto a prodotti che hanno la stessa funzione: uno di questi è l'asciugatrice. Rispetto all’asciugatrice, lo stendibiancheria è sicuramente più economico, e può essere acquistato senza problemi, qualunque sia il budget a disposizione, come abbiamo visto dall’ampia varietà di prezzi. L’asciugatrice è molto ingombrante sempre: in genere ha le dimensioni di una lavatrice, e quindi richiede molto spazio, nell’ambiente lavanderia o in bagno, e soprattutto non può essere rimossa una volta che il suo lavoro è finito. Al contrario lo stendino può essere collocato dove si vuole, è ingombrante mentre lo si usa, ma quasi tutti i modelli sono richiudibili. Come abbiamo detto si tratta di oggetti che si possono spostare molto facilmente, dato che sono leggeri e quindi possono essere posizionati ovunque, dove in quel momento ci fa più comodo. A parte gli stendini da parete o da soffitto, che sono fissi, gli stendini tradizionali possono essere richiusi, e una volta ripiegati possono essere collocati nel ripostiglio o anche dietro un armadio oppure sotto il letto o sotto il divano. Quelli fissi da parete e da soffitto non possono essere spostati, ma una volta chiusi occupano davvero molto poco spazio e non sono per niente ingombranti.
Anche nel lungo periodo l’asciugatrice risulta molto più costosa di uno stendino. Se pure si propende per uno stendino elettrico, il suo consumo sarà davvero molto basso, laddove invece l’asciugatrice per funzionare richiede un grande consumo di corrente elettrica. Quand’anche quindi decidiamo di spendere una somma medio alta, comprando uno stendibiancheria foppapedretti a prezzi non proprio economici, si tratterà comunque di una scelta più economica rispetto a quella dell’asciugatrice.
Rispetto alle classiche corde da bucato che sono sul balcone o in terrazza esposte alle intemperie, lo stendibiancheria ha il vantaggio di poter essere posto all’interno, e al coperto, qualora un improvviso temporale sorprenda il nostro bucato steso ad asciugare. Avere uno stendibiancheria infatti non implica per forza di cose far asciugare il bucato all’interno, infatti questo dà il meglio di sé quando viene collocato su un balcone o una terrazza, alla luce del sole e al vento.
Per quanto riguarda gli svantaggi dello stendibiancheria, uno di questi è il fatto che fin quando la biancheria non è completamente asciutta dovremmo abituarci a tenerlo aperto, con tutto il suo ingombro in una stanza nella casa. Se non abbiamo un appartamento molto grande e una stanza dedicata al lavaggio e all’asciugatura dei panni, questo può rappresentare un problema. Lo stendibiancheria, infatti, durante i mesi invernali può diffondere nella stanza eccessiva umidità, che può dare fastidio, soprattutto se collocato in una stanza in cui si dorme o si passa molto tempo. C’è da aggiungere che l’asciugatura indoor, senza molta ventilazione, durante i mesi freddi e piovosi è molto lenta. In questo senso l’asciugatrice è molto più vantaggiosa, in quanto, una volta tirato fuori il carico dalla lavatrice basta inserirlo nel suo oblò, e in pochissimo tempo risulta asciugato.
In quali situazioni gli stendibiancheria sono più utili
Gli stendibiancheria hanno indubbiamente molti vantaggi, ne citiamo alcuni. Sono praticamente necessari in quelle abitazioni che non sono provviste di terrazze o balconi, e che quindi non consentono di stendere il bucato all’aperto. In questo caso lo stendibiancheria non è un’opzione ma una necessità, l’unico modo per asciugare il bucato. Chi, pur avendo uno spazio per stendere il bucato all’aperto, vive in zone in cui il clima non è favorevole all’asciugatura, essendo molto umido o piovoso, avrà bisogno di uno stendibiancheria per affrontare i lunghi periodi autunnali e invernali. Anche chi lavora fuori casa può trovare utile questo strumento quando il tempo è variabile, e non vuole rischiare che i panni stesi ad asciugare al mattino, prima di uscire per recarsi in ufficio, si bagnino per via di un temporale improvviso o non previsto dal meteo.
Suggerimenti sull’utilizzo dello stendibiancheria
Per far sì che lo stendibiancheria faccia bene il suo lavoro sarebbe bene seguire poche e semplici regole per stendervi sopra i panni in modo che si asciughino nel minor tempo possibile. Prima di tutto è importante, se non si utilizza lo stendibiancheria molto spesso, spolverare le corde dopo averlo aperto, per non correre il rischio che i vestiti appena lavati si sporchino. Un altro suggerimento per l’utilizzo di questo utensile, è di usarlo al meglio in modo che una volta asciutti, i panni abbiano poche grinze e pieghe, e così si potrà ridurre il lavoro di stiratura. Ma vediamo le regole da seguire per utilizzare al meglio il nostro stendino. Prima di posizionare i panni sullo stendino, sbatterli bene per distendere le fibre sarà una pratica molto vantaggiosa. Importante è l’ordine con cui decidiamo di stendere: andranno stesi prima i panni più voluminosi, come asciugamani, lenzuola, e poi i più piccoli, come biancheria intima e calzini, che andranno a riempire i buchi. Se il carico da stendere non è molto abbondante, per un’asciugatura più rapida sarà bene lasciare più spazio possibile tra un capo e l’altro. Prestare attenzione ai capi molto lunghi. In genere lo stendono tradizionale è alto 70 – 80 cm da terra e rischiamo che lenzuola o simili vadano a finire sul pavimento. Bisognerà in questo caso ripiegarli a metà e poi stenderli su una o più corde, oppure posizionarli in orizzontale, aperti magari approfittando dell’ala esterna del nostro stendino. Alcuni stendini hanno delle barre con fori, pensate per appendervi le grucce. Saranno utili per mettervi ad asciugare le camicie e le giacche, o abiti lunghi: eviteranno le grinze e lasciando anche spazio libero sui fili. In inverno posizionare lo stendino accanto al calorifero di una stanza poco utilizzata, renderà il procedimento di asciugatura molto più rapido, e inoltre lo stendino fungerà da umidificatore naturale negli ambienti di casa dall’aria secca. Quando il tempo è bello, l’asciugatura sarà rapidissima se portiamo lo stendino sul balcone, magari nel punto più soleggiato o ventilato. Se non si possiede un balcone, possiamo invece metterlo accanto a una finestra aperta e cercare di creare delle correnti d’aria per favorire l’asciugatura.
Manutenzione dello stendibiancheria
In genere lo stendibiancheria non richiede molta manutenzione, ma solo alcuni accorgimenti per fare in modo che possa durare più a lungo. Qualunque sia il modello che abbiamo scelto, se si tratta di uno stendibiancheria da balcone o che comunque può essere spostato all’esterno, sarà bene riportarlo in casa e richiuderlo o comunque metterlo al coperto, nel momento in cui i panni ormai sono asciutti e non viene utilizzato. Gli stendibiancheria in plastica ad esempio, se abbandonati per lunghi periodi al sole e alla pioggia, possono corrodersi e la plastica potrebbe cominciare un processo di disintegrazione, rilasciando particelle e polveri. Allo stesso modo, anche gli stendibiancheria in metallo, seppure antiruggine non andrebbero lasciati alle intemperie, e nel momento in cui si bagnano sarà bene asciugarli. La maggior parte degli stendibiancheria è ripiegabile e richiudibile, quindi una volta che non lo si utilizza, sarà bene chiuderlo sia per liberare spazio in casa, sia per evitare l’accumulo di polvere che poi potrebbe sporcare i vestiti che vi vengono appesi. Per tenere sempre il nostro stendino pulito e pronto all’uso, di tanto in tanto sia sulla struttura che sui fili per appendere gli abiti, sarebbe bene passare un panno umido per rimuovere sporco e polvere. Se si possiede uno stendino con mobile incluso o comunque più accessoriato, tipo stendino foppapedretti, sarà bene richiuderlo totalmente con cura, dopo l’utilizzo, e collocare negli scomparti dedicati anche le mollette da bucato, in modo da averle sempre a portata di mano nel momento in cui queste sono necessarie.
Cosa fare se lo stendibiancheria si rompe
Quando lo stendibiancheria si rompe, le soluzioni sono soltanto due: cercare di ripararlo in qualche modo oppure comprarne uno nuovo. On-line vi sono stendibiancheria e offerte davvero imperdibili, per i vari modelli, e se ci siamo trovati bene con il nostro stendibiancheria, potremmo comprarne uno simile, magari in materiali diversi. In caso contrario, la scelta è talmente ampia che forse ci verrà voglia di sperimentare un nuovo tipo di modello. Nel frattempo, mentre il prodotto che abbiamo scelto on-line o che desideriamo acquistare in negozio non sarà fisicamente in casa nostra, pronto all’utilizzo, ecco alcune soluzioni per poter far asciugare comunque il nostro bucato. Se è inverno o autunno e fuori piove, potremmo cercare delle soluzioni alternative per stendere i panni in casa. Una di queste, la più immediata è quella di collocare i vari capi sui termosifoni che sono sparsi nelle varie stanze: accendendoli per un paio d’ore avremo il bucato asciutto in men che non si dica. Sarà importante disporre pochi capi per ogni calorifero, per evitare che si creino strati troppo spessi che diffondono un’eccessiva umidità negli ambienti e finiscono col non asciugarsi completamente. Un’altra modalità per asciugare i capi bagnati in caso di emergenza, sarà quella di porli sugli schienali delle sedie e accostare queste alle varie fonti di calore disponibile in casa.
Nella bella stagione o comunque in primavera, possiamo sia collocare alcuni capi in casa in zone che lo consentono, ad esempio sul bastone alto che regge la tendina della vasca da bagno, ideale per i capi che gocciolano, oppure nella doccia. Capi come T-shirt camice e abiti possono essere collocati ognuno sulla rispettiva gruccia, e appesi un po’ dove capita o dove vi è la possibilità, anche sul balcone, magari approfittando di qualche gancio che si trova vicino al muro o alla ringhiera. Per quanto riguarda i capi molto piccoli, come i calzini e biancheria intima, sono molto comodi gli appendini a polipo, fatti da tante piccole mollette da bucato una accanto all’altra, che possono contenere parecchi capi intimi. Se lo stendino è rotto ma abbiamo la fortuna di avere un balcone o una terrazza, potremmo tendere una corda o uno spago, in via del tutto temporanea e adagiarvi i capi ad asciugare con le classiche mollette da bucato, un po’ come si fa in campeggio.
Come abbiamo visto nel corso di questa guida, il mondo degli stendini è molto ampio e variegato. Esistono modelli diversi, tipologie di stendini che possono soddisfare tutte le esigenze e che si adattano ai vari tipi di soluzioni abitative, e ovviamente prezzi molto variabili, che rendono questo prodotto così utile, accessibile a tutte le tasche. Le varie tipologie di stendibiancheria e le offerte presenti on-line non si contano, quindi davanti a tutta questa abbondanza la scelta può essere un po’ complicata.